Bruma. Soffice e grave avvolge e seduce. Narcotizza il tessuto urbano, pelle di una terra abituata ai reumatismi invernali. Come caligine, oscura e crea confusione apparente e inodore. Ciò che restituisce, ben poco all’occhio meno attento, in realtà è intriso di nitidezza. Come quando nel caos che a volte mi governa, rimane limpida la tua presenza. Netta la tua figura, che faccio mia e segreta d’un impermeabile amore. La nebbia, è una benda sugli occhi e due mani sul cuore. Ti devi fidare.