Le origini. Non dimentico, perché la memoria è la panacea all’incanutire del senno. Solo riabitando i luoghi che mi hanno nutrito riabilito l’uomo, quello cresciuto. Quello sciupato dalle consuetudini, dalle inclinazioni sorde e pigre al lasciarsi traghettare all’avvenire. Tento di vivere in una città limitatamente splendida, lontano dalla genesi. Qui, ho un amore gigante che non sempre riesco a celebrare. Il routinario ti assorbe, ti distilla l’anima. Mi perdo e ritorno. Un randagio addomesticato come me, riconosce spesso la strada di casa. Cesena-Ravenna, segmento di vita. Retta via confinata tra due punti. Ritratti appesi alla teleferica ad asciugare. Una superstrada bombardata a tappeto che fa da collante alla mia retrospettiva.