Tossico. Dipendente. L’attesa, la preparazione, i riti che mi inducono all’aurora sono maniacali. In astinenza da giorni divoro quintali di sabbia aspettando il mio momento. Incontrare il sole partorito dal profilo del mare è la mia dose quotidiana, roba strana ma tagliata bene. Una miscela di sale, idrogeno ed elio. Il mio conforto. Il mio ristoro. Alcuni istanti, pochi attimi sufficienti per fonderti al mistero del giorno, delle stagioni, della pelle che invecchia e si consuma alla velocità di una suola su asfalto texano. E tu dentro sempre uguale, affamato di vita. Indipendentemente, tossico.