Metropoli-Tana
LOOK DOWN
Cattività.
Carestia.
Fame d’amore,
divano & rumore.
Telecomando.
Ti raccomando.
A mani congiunte
in buie stanze,
istanze & distanze,
vuoto capiente.
Dio ritrovato,
manifesto,
su bocche affamate,
figure animate.
Ti guardo passare
tra addomesticate sbarre,
barriere pandemiche,
visioni mistiche.
Recluso,
rinasco.
Plasmo,
spasmo,
tabacco,
tabasco.
Mi piace osservarti dalle scale
mentre cucini.
Mi ricorda l’infanzia e i suoi eterni inverni, allenati a tempi pigri,
alla noia come virtù e forse meno grigi.
La condensa dei vetri anni 80,
si faceva tela su cui dipingere.
Le mani e la farina,
le pance da ungere.
Lock down - confinamento,
sapevo cos’era, ora rammento.
Quando gli spazi si stringono
e i cuori esplodono,
Mi basta salire,
aspettare il tuo arrivo.
Sentirne l’odore,
scarabocchiando un sorriso.
Guarda in su,
Guarda in giù,
mi fermo e siedo,
quel che mi basta sei tu.
LOOK DOWN