Il sabato mattina è fatto di piccoli addii. Sveglia, colazione, cura domestica, doccia (ebbene sì, a volte anche l’igiene personale ci sta), supermercato. E ancora scortare bambini in ogni dove, governare fornelli in alternanza a tiki-taka estetista-parrucchiera, tra la raccolta differenziata di quartiere.. e mill’altre cose che non voglio ricordare poiché impossibili da numerare (mi disinteresso se non si può scrivere, lo decido io). Tutti dormono a parte noi. Noi siamo stati progettati per non dormire. Le tue labbra vestite di rosso, stanno uscendo da qui. Non vedo l’ora ritornino. Faccio ciao con la manina intrecciando un alluce sull’altro e rimango da solo. Solo per poco. Quanto basta per sconfiggere i mostri sotto il sofà anche se avrei preferito annusarti quel centimetro quadrato confinato tra il collo e il lobo dell’orecchio. Sono stato progettato per non dormire. Il mio amore lo sa.