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Metropoli-Tana

LO ZOPPO TABAGISTA

Metropoli-Tana

LO ZOPPO TABAGISTA

Per amarsi, occorre sacrificio. Così almeno tre volte a settimana la sveglia picchia alle 5. Poco lucido come unghie smaltate ormai orfane d’estetista, resti di me rotolano in strada. Si corre! Il mio dandy-percorso può solo attraversare il centro città (rapporto vanità/possibilità di sopravvivenza). Pare davvero grottesco scoprire a quell’ora un micro-mondo di insetti umani che ronzano smarriti. Tra tutti, quello con cui ho legato di più è lo “zoppo tabagista”. Ogni giorno puntuale come un treno giapponese, disegna claudicante una diagonale in Piazza del Popolo fumando dal suo camino. Sia chiaro non ci conosciamo, ma chissà cosa pensa di me quando lo supero con disinvolto affanno. Chissà se gli manco nei giorni di pioggia. E’ il mio punto cardinale. Le nostre rotte si fanno perpendicolari sotto l’orologio, così so che 2,5 km mi separano dalla doccia, dalla colazione, dal risveglio dei bambini. Dalla sequenza: Ti accarezzo una spalla/buongiorno/la tua bocca imita un sorriso che mi fa invecchiare barricato nelle mie verità/. Come il vino che m’asciuga il palato.

Copyright 2020 - Luca Giuliani