Io non sono un musicista, né uno scrittore, tantomeno un fotografo. Non ho studiato per diventare tutto questo, ma sognare, desiderare di esserlo, oh sì, questo sì. Il mio primo amore è stata la chitarra. Appresa da autodidatta con un efficacissimo “chitarristi in 24 ore” prestatomi da Chiara, mia sorella maggiore, popolarissima tra i cori di canto nella Diocesi di Cesena-Sarsina. Poi Morrison mi s’infilò nel cuore come una spina. Fu la miccia che fece esplodere il mio interesse per la poesia e i testi. Avevo 14 anni e per le radio girava acca-ventiquattro “Hanno ucciso l’uomo ragno” degli 883 (che strano acca scritto senza H), mentre io passeggiavo sui nastri magnetici dei primi album doorsiani sulle note di “No to touch the earth” e “The End”, roba leggera insomma (capirò solo dopo la genialità del buon Pezzali). Avevo bisogno di rivoluzione e mi ascoltavo crescere sentendo la necessità di emozionarmi. Ecco la musica e la poesia, erano la chiave. Ho passato anni in uno studio casalingo di registrazione a vuotare il sacco e con me Nicola, batterista dal nervo secco e il cuore ricco. Nel frattempo mi facevo un mestiere a scuola cercando di mettere in fila i numeri e le teorie del Keynes, senza nulla di fatto poiché le materie umanistiche esercitavano una seduzione costante, insistente sul ventre. La fotografia è arrivata molto più tardi, quasi per gioco, quando Lei mi regalò una fotocamera squisitamente vintage, alimentata a pellicola. Scrivere con la luce. Già. Scrivere di luce. Niente di più soprannaturale e divino. La fotografia è arte piovuta dal cielo, caduta in terra.
Dentro ci vedo tutto: la musica, le parole, la visione. La fotografia genera emozioni che hanno metrica, rima, passione.
“The Man Who Sold The Word” è stato il mio primo lavoro fotografico dove ho voluto esprimere questi concetti, associando le immagini alle parole. Parla di un piccolo viaggio geografico sviluppato sulla retta che unisce il cuore di Ravenna (TerRavenna) e termina al mare (Ravennamare)….passando per una Ravenna intima rappresentata da quella domestica (Addomesticaravenna). Trovare il titolo è stato assai facile….non me ne voglia David sulla licenza che mi sono preso travisando il significato della sua frase da“ L’uomo che vendette il mondo” in “L’uomo che ha venduto la parola”…. d’altro canto quale miglior esempio ci fa capire il potenziale che può avere l’omissione di una sola lettera. La Elle di Luca. Coincidenze?